Il Servizio Elettrico Nazionale, denominato SEN, mette a disposizione delle tariffe fissate trimestralmente dall’Arera. Proseguendo la lettura si ha la possibilità di conoscere tutte le informazioni di interesse.
Cos’è il Servizio Elettrico Nazionale?
Il Servizio Elettrico Nazionale si occupa della fornitura di luce e gas sul territorio italiano. Tale compagnia, nata nel 2007 dopo l’approvazione della legge 125/2007, appartiene al Gruppo Enel.
È bene specificare che per i primi anni il suo nome è stato Enel Servizio Elettrico, ma nel 2015, a causa di una delibera che prevedeva alle compagnie associate dei gruppi energetici di avere un nome e un marchio differente per il mercato libero e tutelato, ha modificato la sua denominazione sociale.
Le tariffe del Servizio Elettrico Nazionale sono determinate da diversi fattori: uniformità nei prezzi e nelle condizioni, costo del kWh variabile trimestralmente in base all’andamento del mercato delle materie prime, nonché il costo delle utenze determinato da Arera.
Per qualsiasi tipologia di esigenza si ha, infine l’opportunità di contattare il Servizio Elettrico Nazionale attraverso tre modalità.
La prima è tramite la classica chiamata telefonica al numero verde 800 900 800 che è attivo dal lunedì alla domenica dalle 7:00 alle 22:00. Il secondo è quello di operare grazie al sito ufficiale del SEN, mentre il terzo prevede il contatto attraverso l’Area Clienti.
Le variazioni per gli ex-clienti di Enel Servizio Elettrico
Innanzitutto, è bene sottolineare che quando nel 2007 c’è stata la liberalizzazione del mercato dell’energia l’Enel ha creato due differenti società: Servizio Elettrico Nazionale (ex Enel Servizio Elettrico) per il mercato tutelato, Enel Energia per il mercato libero.
Con il cambio di denominazione non ci sono state delle variazioni, in quanto il servizio di maggior tutela è sempre gestito da una società appartenente al Gruppo Enel.
Dal gennaio del 2024, però, ci sarà la totale abolizione delle tariffe previste dal Servizio Elettrico Nazionale, dal momento che ci sarà il passaggio al mercato libero, derivante dall’abolizione di quello a maggior tutela, ragion per cui in quella data tutti i clienti del SEN saranno trasferiti al mercato libero con un passaggio graduale verso un fornitore in grado di assicurare il sevizio se l’interessato non avrà provveduto all’operazione di interesse prima del primo gennaio del 2024.

Come effettuare il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero?
Coloro che hanno la necessità di fare il passaggio dal mercato tutelato gestito dal Servizio Elettrico Nazionale al mercato libero devono effettuare una scelta tra i vari fornitori che operano nel settore. Il tutto si esegue in maniera abbastanza semplice, dal momento che la compagnia di riferimento si occuperà di tutta la parta burocratica, con nessun costo per le operazioni di passaggio.
In tal caso non è nemmeno richiesto il cambio del contatore, ma si dovranno fornire solo alcuni dati personali: nome, cognome, codice fiscale, indirizzo dell’abitazione di interesse, codice POD, recapito telefonico e codice IBAN qualora si desiderasse effettuare la domiciliazione bancaria.
Al momento della richiesta viene eseguita una lettura automatica del contatore da parte del vecchio gestore, in quanto quest’ultimo ha il compito di emettere l’ultima bolletta di conguaglio, mentre il nuovo deve conoscere la cifra di partenza al momento dell’attivazione per effettuare il conteggio sui consumi.
Come avviene la disdetta del Servizio Elettrico Nazionale?
Ci sono diverse tipologie di disdetta del Servizio Elettrico Nazionale che permettono di accelerare il processo.
La prima è quella relativa al diritto di ripensamento entro 14 giorni dalla firma del contratto; la seconda riguarda la rimozione del contatore; la terza avviene in caso di decesso dell’intestatario; la quarta per cessazione dell’energia elettrica.
Ad ogni modo, se si ha la necessità di disdire il contratto con il Servizio Elettrico Nazionale senza provvedere all’attivazione di un altro contratto si deve utilizzare il Modulo di Cessazione del servizio, mentre se si desidera passare a un altro gestore è sufficiente contattare quest’ultimo, in quanto il nuovo fornitore si occuperà di gestire l’intera procedura.
È opportuno sottolineare che con il diritto di ripensamento si ha l’opportunità di effettuare la rescissione del contratto entro 14 giorni dalla firma senza incorrere in alcun tipo di sanzione. L’operazione di interesse avviene senza l’invio dei documenti solitamente richiesti per la disdetta del contratto.
Quando chiude il Servizio Elettrico Nazionale?
Come già accennato in precedenza, il Servizio Elettrico Nazionale cesserà il primo gennaio del 2024, dal momento che da quella data non sarà più possibile avere un contratto di maggior tutela, ma sarà obbligatorio passare al libero mercato.
Le persone che devono effettuare tale passaggio hanno la facoltà di scegliere tra i vari fornitori presenti nel settore e, di conseguenza, optare per il gestore che riesce a garantire l’offerta più conveniente.
In tale ottica, sono diversi gli utenti che stanno già valutando altre opzioni, così da essere pronti e preparati prima del cambio obbligatorio.
Quando il Servizio Elettrico Nazionale cesserà ci saranno sicuramente molte utenze attive che non avranno provveduto ad effettuare il passaggio, ragion per cui sarà necessario attuare le giuste misure per risolvere questi particolari casi, agendo in modo da non lasciare gli interessati senza luce e gas.
Cosa succede ai clienti del Servizio Elettrico Nazionale al momento della chiusura?
Gli utenti che potrebbero avere questa tipologia di problema sono molteplici, visto che in questo momento circa 16 milioni di famiglie hanno ancora un contratto con la maggiore tutela, di cui la maggior parte sono gestiti proprio con il Servizio Elettrico Nazionale; la percentuale, rivelata al 2019, è di poco superiore all’86%.
Ad oggi il passaggio verso il mercato libero delle persone che si ritroveranno ad avere un contratto con il SEN a gennaio del 2024 non è ancora regolamentato, ma l’unica certezza che si ha è che gli interessati non saranno lasciati senza fornitura di energia, in quanto non è prevista alcuna sospensione immediata, con una probabile veicolazione verso altri gestori.
In ogni caso gli enti preposti, in sinergia con il governo, stanno lavorando al fine di trovare delle misure a favore dei consumatori che permettono di avere un passaggio consapevole dal regime tutelato a quello del mercato libero.
Come effettuare una voltura al Servizio Elettrico Nazionale?
Prima di tutto è bene precisare che la richiesta di voltura al Servizio Elettrico Nazionale deve essere necessariamente presentata al fornitore che sta erogando l’energia; per svolgere tale operazione è possibile operare principalmente in due modalità.
Nello specifico, si può procedere con la compilazione e il successo invio del modulo di disdetta presente sul web; in tal caso la procedura si svolge del tutto online. La seconda possibilità prevede di effettuare l’intera operazione attraverso la classica chiamata telefonica.
Per completare la procedura senza alcun tipo di problema è necessario avere a disposizione una serie di documenti.
In particolare, è opportuno avere il Modulo di Adesione rilasciato dal fornitore al momento della richiesta di voltura, in cui sono riportate tutte le informazioni di interesse; la Dichiarazione Regime Salvaguardia (utile per i contratti in edifici diversi dalle abitazioni); copia del documento di riconoscimento della persona intestataria del contratto o in alternativa del legale rappresentante nel caso in cui si tratti di persona giuridica.
Ad ogni modo, gli interessati hanno l’opportunità di trovare tutti i moduli inerenti alla voltura con Servizio Elettrico Nazionale sul sito ufficiale del SEN, escluso il Modulo di Adesione, in quanto la procedura prevede che quest’ultimo deve essere inviato direttamente a casa dell’utente.