Come disdire un contratto luce

Come disdire un contratto luce

Le motivazioni per disdire un contratto luce possono essere innumerevoli. Si può disdire un contratto per via di un trasloco, oppure quando si desidera cambiare fornitore per un’offerta che riteniamo più vantaggiosa.

Nel recente periodo, a seguito della crisi tra Russia e Ucraina che dirimpetto ha colpito anche il resto dell’Europa e l’Italia, molti italiani sono preoccupati per il rincaro sulle bollette di energia e gas. Proprio per questo motivo si è aperta una ricerca sfrenata alle offerte più economiche e vantaggiose, per cercare di risparmiare dove è possibile.

Ma non tutti sanno come iniziare l’operazione per disdire un contratto di luce ed è proprio questo il tema che affronteremo in questo articolo. È un’operazione abbastanza semplice , che richiede però una documentazione corretta per far sì che la pratica venga inoltrata senza problemi. Vedremo nel dettaglio quali sono i passaggi da fare e qual è la documentazione necessaria per portare a termine la disdetta di un contratto di luce.

Come disdire un contratto luce

Disdire un contratto luce: la documentazione necessaria

Prima di procedere con le operazioni per disdire un contratto di luce, è bene che tu abbia precedentemente preparato tutto la documentazione necessaria. La disdetta di un contratto luce Enel, ENI o di qualsiasi altro fornitore tu abbia, richiede una serie di dati:

  • come prima cosa, il codice fiscale e un documento di identità in corso di validità dell’intestatario del contratto con il fornitore di energia;
  • il codice POD, ossia Point of Delivery, cioè il punto di fornitura relativo all’utenza elettrica. A ciascuna utenza, infatti, corrisponde un POD unico composto da 14 caratteri tra cifre e lettere ed è, quindi, possibile recuperarlo fisicamente dal contatore elettrico;
  • l’autolettura del contatore. L’autolettura serve per rilevare in maniera autonoma tutti i dati di consumo delle proprie utenze di energia, per poi comunicarle al proprio fornitore. Recuperare questi dati è molto semplice, basterà infatti premere il pulsante a destra sul contatore, fino ad arrivare alla voce “lettura – potenza”. A questo punto si ottengono tre diversi codici: A1, relativo alla fascia oraria che va dalle ore 8:00 alle 19:00 dal lunedì al venerdì, A2, riferito ai consumi che vanno dalle 19:00 alle 23:00 e dalle 7:00 alle 8:00 e, infine, il codice A3 per i consumi anche dei giorni festivi che vanno dalle ore 00:00 alle 7:00 e dalle 23:00 alle 24:00. Questi codici sono relativi al consumo in kwh e vanno comunicati al fornitore del servizio per disdire il contratto di luce.
  • Dopodiché, è la volta del codice cliente. Anche in questo caso è molto semplice recuperarlo sempre dal contatore, premendo ancora una volta sul pulsante alla destra del display, sarà la prima informazione che uscirà scritta accanto alla voce “codice – cliente”.
  • L’indirizzo di recapito della fattura e l’indicazione del giorno preciso in cui si dovrà disattivare la fornitura sono le ultime indicazioni necessarie da dare al fornitore per procedere alla disdetta del contratto.

Costi per disdire un contratto luce

Per quanto riguarda i costi di disattivazione di un contratto, essi variano in base ai diversi fornitori, per quanto riguarda i clienti che forniscono nel Mercato Libero e 23€ per i clienti del Mercato a Maggior Tutela.

Sulle tempistiche, invece, solitamente si fa riferimento a un mese per tutti i clienti domestici e dai 3 ai 6 mesi se si tratta di piccole e medie imprese o Pubbliche Amministrazioni.

Come inviare disdetta del contratto

A questo punto, ti potresti domandare cosa bisogna fare concretamente per disdire un contratto di luce. Anche in questo caso è possibile andare in contro a molte varianti.

Ad esempio, chi vuole semplicemente richiedere la cessazione della fornitura di energia senza dover cambiare gestore, dovrà far recapitare la richiesta di cessazione al proprio venditore, dichiarando che si tratta di una cessazione in via definitiva.

I moduli per la disdetta del contratto di luce sono disponibili online, sulle piattaforme dei principali fornitori elettrici.

Basterà esplorare un po’ i siti web e andare nella sezione dedicata alla documentazione. Per chi non fosse pratico di tecnologia, è possibile disdire il contratto di luce anche attraverso chiamata telefonica, l’importante è avere sottomano tutti i dati necessari da comunicare all’operatore in quell’esatto momento.

Altrimenti, l’alternativa è quella di inviare tutta la documentazione per e-mail. L’importante è accertarsi che l’operatore abbia ricevuto (e quindi preso in carico) la richiesta, per far fronti ad ogni problema.
In ogni caso, il preavviso per disdire il contratto non deve superare il mese.

Possibili indennità

È utile sapere che in alcuni casi potete avere diritto ad alcuni rimborsi nel caso di ritardi da parte del fornitore di energia.

Infatti, qualora la disdetta del contratto avvenisse in un lasso di tempo maggiore rispetto a quello concordato, per responsabilità del fornitore, avrete diritto un indennizzo di 35€ per le disdette di contratto che superano il doppio del tempo stabilito.

Questa cifra aumenta a 70€ se si supera il triplo del tempo e 105€ se si super addirittura questo lasso temporale.

Riepilogo di cosa sapere per disdire un contratto luce

Con la recente liberalizzazione del mercato dell’energia, tantissimi italiani hanno finalmente la possibilità di scegliere autonomamente il proprio fornitore di energia.

Sempre più clienti si chiedono come disdire un contratto di luce dopo averlo sottoscritto con un fornitore specifico e, come visto nel corso dell’articolo, è un’operazione davvero molto semplice e alla portata di chiunque.
Abbiamo visto che:

  • l’utente può richiedere la disdetta del contratto di luce direttamente al proprio fornitore tramite posta elettronica oppure con chiamata telefonica, fornendogli tutti i dati necessari;
  • il fornitore è dovuto a prendere in carico la richiesta e passarla al distributore entro 2 giorni lavorativi;
  • il distributore sarà il responsabile della disattivazione del contratto di luce entro 5 giorni dalla data di ricezione della richiesta inoltrata da parte del cliente.

Cambiare fornitore è del tutto legittimo, l’importante è informarsi per bene e vagliare tutte le offerte dei vari fornitori per essere sicuri che la scelta sia la più adatta a soddisfare le tue esigenze.

Al momento della stipula di un nuovo contratto è poi opportuno conoscere esattamente tutti i costi relativi ai parametri di consumo per far fronte a spese impreviste, soprattutto in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, in cui i parametri risultano più instabili.

Diversamente da quanto accade per disdire un contratto di gas, la disdetta di un contratto di luce, come abbiamo visto, può avvenire anche in via del tutto telematica e ogni fornitore ha l’obbligo di concedere la possibilità di rescindere un contratto di luce in ogni momento, concedendo agli utenti di valutare il proprio budget a disposizione e muoversi così in completa libertà nel mercato dell’energia per fare la scelta più opportuna.